The night song of the day #425

24 Agosto 2025

(#239) Cosa succede quando si lega la propria vita alla fake authenticity?

La nostra vita diventa fake authenticity e bisogna rispettarne i termini.

Abbiamo assistito recentemente a tre casi emblematici, anche se diversi tra loro.

(#329) Il primo è quello di Giacomo Turra. Che si distingue dagli altri per la palese malafede. Un chitarrista mediocre che è diventato famoso rubando idee e mostrando capacità tecniche che non gli appartenevano. Garantitasi la fama mondiale, ha esagerato ed è stato scoperto. La caduta è stata fragorosa, migliaia di video che parlano di lui in toni spregevoli, anche di giganti della musica americana. Ha dovuto sparire e, a quanto sembra, fatica a uscire di casa. Fama basata su capacità tecniche nel suonare la chitarra che non esistono.

Il secondo è quello di Chiara Ferragni, su cui sono stati scritti fiumi di parole. In questo caso la malafede non c’è, si è trattato di un attacco politico. Nessuno è intoccabile, nemmeno Chiara. Così quando ha sconfinato dal suo ruolo di influencer, a quello politico, è stata rimessa al suo posto. Dal punto di vista legale la responsabilità è della Balocco. Carriera finita e imprese irrecuperabilmente distrutte. Fama basata sull’integrità, sulla famiglia e su un modello di vita luxury, che si può distruggere facilmente con accuse, che anche se false, crepano la fake authenticity.

Il terzo è quello di Martina Strazzer. Anch’essa in buona fede come la Ferragni, non rinnova un contratto a tempo determinato a una dipendente incinta, ma in Italia il rinnovo è raro. Mi sarei sorpreso del contrario. E poi abbiamo questa moderna Lady Macbeth, che vuole il trattamento di favore solo quando le fa comodo. Mi domando perché tutte queste follower vi si riconoscano… Fama basata sulla solidarietà femminile che è venuta a mancare, creando una crepa nella fake authenticity che purtroppo lascia intravvedere i gioielli…

Non so ancora stimare se questo problema sarà serio per la Strazzer, ma potenzialmente potrebbe diventarlo.

In tutti e tre i casi gli influencer hanno prodotto una strategia difensiva e in nessun caso ha funzionato.

“Non si può alimentare la fake authenticity con la verità.”

Questa semplice considerazione dovrebbe guidare la strategia difensiva, ma sembra che ammettere a se stessi di non essere veri sia psicologicamente meno tollerabile della distruzione pubblica.

(#399) Ma se accettare gli stigmi della fama e la vile dicotomia tra verità e fake authenticity può essere tollerabile se la ricompensa è nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, mi domando come facciano a tollerarlo la stragrande maggioranza degli influencer, sfigati, con qualche decina di migliaia di follower, che incassano meno di un middle manager qualificato.

“Dirty deeds, done dirt cheap,
concrete shoes, cyanide, TNT,
(done dirt cheap), ooh,
neck ties, contracts, high voltage,
(done dirt cheap, yeah),
dirty deeds, do anythin' you want me to,
done dirt cheap,
dirty deeds, dirty deeds,
dirty deeds done dirt cheap,
Yeah!”

Correva l’anno 1976

AC/DC - Dirty Deeds Done Dirt Cheap