The night song of the day #466
31 Ottobre 2025
La genesi di Spugna.
Oggi è Halloween. Mi travestirò da Sponge Bob.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché.
Perché con lui condivido moltissime caratteristiche. A mio modo ovviamente.
(#417) Il mio romanticismo mi porta a essere un inguaribile ottimista, nonostante l’esistenzialismo. Come quella volta che Squiddi doveva dirigere la banda per il “bubble Bowl” e quando nessuno ci credeva più, solo Sponge era l’unico a farlo. Anche se erano disastrosi ha trovato un correttivo per tutto. Alla fine è stato un successo.
Sono incapace di mantenere rancore per più di 10 minuti. Un po’ di più se prima mi sono arrabbiato. Ma sono fatto così. Mentre tutti gli altri hanno il muso e pianificano ripicche e vendette, io sto già cuocendo un Krabby patty.
Adoro mettermi alla prova. La vita è risoluzione continua di problemi, che diventano sfide o giochi irresistibili. Anche andare a letto è impossibile se non le ho vinte. Le magliette non escono profumate dalla lavatrice? Modalità cubo di Rubik, “ON”.
Da bambino pensavo di vivere in un mondo di cuoricini, fate e unicorni. Pensavo che tutti fossero buoni e generosi e bravi e tutte queste belle cose. Dopo una serie di evidenze ho capito che non è così. Ma non sono cambiato. Ho solo ridotto il campione da tutti a molti.
Faccio ogni cosa con passione e sono un perfezionista. Per me ogni Krabby patty deve essere perfetto. Mi scontro con l’umanità pressapochista e mediocre. Ma chi è con me viene trascinato. Le mie imprese ne sono la prova. Chi non ha scalato la parte della RockSpot con le forchette?
Come Sponge sono una persona empatica. Quando vedo una persona non voglio mai che sia triste o giù di morale. Sto ancora peggio quando vedo una persona sola. Credo nell’amicizia come valore assoluto e nel bene, come comportamento da tenere nel raggiungere il fine. Per questo offro il mio aiuto agli altri, anche quando non è assolutamente richiesto, con gli stessi disastrosi risultati di Sponge.
Sono sanguigno e le mie reazioni da drama queen sono state sedate da anni di mazzate in testa. Ora sono quieto, ma solo perché sono intelligente e me le so gestire. E poi ammettiamolo, un po’ di calore e d’emozione nella vita ci vuole. Mi lancio senza pensarci in nuove sfide e poi mi deprimo se vanno male, ma solo dopo le 22, perché la mattina dopo si riparte. Dipendo emotivamente dalle persone che mi amano. È inevitabile, e sono fiero di farlo.
Sono un sognatore fatto e finito. Delle volte mi perdo nei miei pensieri, inventando nuovi mondi, persone, situazioni. Creo realtà parallele in sogni lucidi. Mi sveglio dopo ore, senza essermi accorto del tempo passato.
Non mollo mai. Qualunque cosa decida di fare deve essere finita. La mia perseveranza fa invidia a Ulisse. Qualcuno a volte mi dice che sono pazzo e forse a ragione. Come quella volta che in 6 ore rifeci tre volte un dolce dopo che, per un colpo di scena incredibile, la seconda si era rovesciata nel forno. I bro urlarono al “Rage Quitting”, ma non io. In meno di un’ora ripreparai una torta complicatissima.
È halloween. Ora che sapete il motivo del mio travestimento, è giunto il tempo che questa povera piccola Spugna prenda la via della festa, in un’uggiosa e quasi novembrina giornata milanese. Il duomo è illuminato, si fa buio presto, le lucine stanno spuntando come funghi, le librerie si riempiono, mentre io raggiungo la fermata del 12 per andare alla festa.
Metto le airpods per coprire le urla di due ragazzini vestiti da zombie insanguinati che si stanno menando di brutto. Voglio ritornare alle radici dell’horror. Ecco la canzone simbolo che ha aperto la porta ad Halloween come lo conosciamo oggi.
“Now everything's cool, Drac's a part of the band,
and my Monster Mash is the hit of the land,
for you, the living, this Mash was meant too,
when you get to my door, tell them Boris sent you,
then you can Monster Mash,
(the Monster Mash) and do my graveyard smash,
(then you can Mash) you'll catch on in a flash,
(then you can Mash) then you can Monster Mash.”
È Halloween. È nata una spugna e adesso fa anch’essa parte della band, so “Monster Mash”.
Correva l’anno 1962
Bobby “Boris” Pickett & The Crypt-Kickers - Monster mash